Il nuovo anno porterà la ripresa?


La Banca Cambiano interroga due tra i maggiori esperti di diritto bancario:
La Banca Cambiano, secondo l’ultima indagine di Mediobanca, è la prima Banca di Credito Cooperativo della Toscana per attivo tangibile e la quarta in assoluto in Italia, con una differenza decisiva rispetto alle prime tre classificate (Roma, Langhe e Ravenna) che si sono sviluppate attraverso fusioni, mentre la Banca Cambiano è cresciuta solamente con forze proprie e per linee interne.
E’ quanto è stato sottolineato in apertura da Franco Locatelli, direttore di FIRSTonline, in occasione dell’incontro annuale per il proprio personale, giunto al settimo appuntamento, presso l’Istituto Aeronautico Militare di Firenze, dove la Banca ha voluto affrontare con un convegno un tema spinoso e attuale, quello relativo alla ripresa economica.
Molti i quesiti affrontati e altrettante le illuminanti, ma molto caute risposte scaturite dalle relazioni di due dei maggiori esperti di diritto bancario: Marco Onado, della Bocconi di Milano e Giulio Sapelli, della Statale di Milano, coordinati da Franco Locatelli, che hanno affrontato rispettivamente i temi ”Al di là della recensione, con la banca di territorio per il rilancio dell’economia” e “La cooperazione oltre la crisi”.
Che la crisi stia volgendo al termine e che nel 2014 si possa materializzare la tanto attesa inversione di tendenza è molto improbabile. Certo è invece che la cooperazione potrà contribuire a ristabilire la fiducia di imprese e consumatori verso le banche e a favorire la ripresa del sistema produttivo italiano, hanno entrambi affermato.
Al termine degli interventi si è tenuta un’intervista pubblica ”Parla la Banca” al Presidente Paolo Regini e al Direttore generale Francesco Bosio, che hanno ricordato il centotrentesimo anniversario della Banca, che si celebrerà il 20 di aprile 2014. L’intervista ha messo in luce soprattutto l’imponente crescita della Banca negli ultimi tredici quindici anni: nel 2000 aveva diciotto sportelli e oggi ne conta trentatre. Altro dato rilevante è l’ampliamento del bacino d’utenza, con quattro nuove filiali e una grande unità operativa a Firenze, nella prestigiosa Villa Fagan, che sarà inaugurata in primavera.
Nel chiudere i lavori è stato sottolineato che il segreto del successo della Banca Cambiano poggia sulla qualità degli uomini, oltre che nell’essere un modello di banca locale che coniuga l’indipendenza con l’efficienza, l’innovazione con il radicamento nel territorio e la solidarietà, nella consapevolezza di far parte di un sistema di “utilità sociale”.
“I due illustri relatori hanno delineato un crocevia economico ancora molto difficile, ma se il futuro è certamente condizionato da accadimenti esterni, resta tuttavia saldamente ancorato nelle nostre mani”, hanno concluso il Presidente e il Direttore generale della Banca.

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